La fiaba, da cui è tratto lo spettacolo, è raccolta nel volume Fiabe e leggende romagnole - a cura da Angelo Fabi e Paolo Toschi (Bologna Cappelli 1963), si intitola “I tri chen” (I tre cani) e ha l’andamento delle fiabe di magia codificato da Wladimir Propp in Morfologia della fiaba.
All’eroe muore il padre e rimane solo con una sorella autoritaria e tre pecore. Pascolando le pecore incontra un vecchino e nonostante il divieto della sorella accetta di scambiare con lui le tre pecore con tre cani.
Non potendo più tornare a casa, con i suoi nuovi compagni, l’eroe si mette in viaggio. Nel suo percorso incontra vari antagonisti: l’uomo selvatico, il drago, lo spazzacamino. Con i suoi cani – che sono in realtà aiutanti magici - l’Eroe sconfigge tutti gli antagonisti che incontra lungo il suo cammino e - maturato il tempo - giunge alle nozze con la principessa e al lieto fine.
La spettacolo con il testo sceneggiato, integrato e rielaborato segue fedelmente il percorso della fiaba da cui è stato tratto. Buon divertimento!
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